mercoledì 17 novembre 2010

Non parlare con gli sconosciuti


Gabo è un bimbo estremamente socievole. Non ha problemi a legare con i bambini, fa sempre il primo passo per stringere amicizia in ambienti nuovi e attacca discorso con tutti, anche con gli adulti.

Non ricordo bene quale fu l'occasione, accaduta poco tempo fa, ma ricordo che cominciò a parlare con una persona per strada che dimostrò di gradire poco l'approccio. Normale, non a tutti piacciono i bambini.

Così, gli spiegai la regola del "non si parla con gli sconosciuti". In fondo ha ormai quattro anni e, visto come va il mondo, ho deciso di cominciare a introdurre alcuni concetti, come il "tocco buono" e il "tocco cattivo", spiegandogli - ad esempio mentre gli facevo il massaggio serale, anche se da qualche settimana non me lo chiede più - che soltanto certe persone (mamma, papà, dada, zia, maestre ecc.) possono toccarlo in certe parti del corpo se ce n'è bisogno, ad esempio se ha bisogno di essere lavato.

Tutto questo per spiegare quanto accaduto stamane. Oggi la prima ora di scuola è saltata per sciopero, e me n'ero dimenticata... me ne sono resa conto quando ho visto la classe vuota e buia! Così sono andata con Gabo a pagare l'assicurazione. Strano ma vero, appena entrato in ufficio si è seduto di fianco a me ed è stato buono e zitto tutto il tempo. L'impegata, una signora di mezza età, ha provato ad attaccare discorso chiedendo "come ti chiami? Ti piace andare a scuola?". Scena muta. Stranita, gli ho chiesto: "Ma cosa fai, fai finta di essere timido?". Zitto. Poi, appena usciti dall'ufficio, mi fa: "Mamma, ti è piaciuto lo scherzo?". Quale scherzo? "Che non parlavo!". Mah.

Arriviamo nei pressi della scuola e, su un marciapiede molto stretto, un signore anziano e dall'aria cordiale ci fa passare. Poi fa un complimento innocente a Gabo, tipo "ciao, ma come sei carino", e io lo esorto a rispondere o quantomeno a salutare. E lui zitto.
Fatti pochi passi, mi fa: "Ma mamma, quello era uno cconosciuto!" (non pronuncia ancora la "s" davanti alle consonanti). "E tu mi hai detto di non parlare con gli cconosciuti!".

Tesoro... Gli ho dato un grande abbraccio e gli ho detto: Bravo, hai ragione, sono orgogliosa di te.

Poi, entrati in classe, è corso dalla maestra ridendo: "La mamma si era dimenticata che oggi si entrava alle 9!!!".
Ehm... devo in qualche modo introdurre anche il concetto che non è bello sp... insomma, far fare brutte figure alla mamma!

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