giovedì 21 giugno 2012

Basilico e lombrichi

Tra le passioni di Gabo, c'è il giardinaggio. Oddio... parola grossa. Diciamo che piantiamo semini in vasetti e ci piace vedere crescere le piantine. La base di partenza è stata una scatola Clementoni, "Il giardino dei piccoli". Poi siamo passati a vasi più grandi e a semi vari: basilico, pomodori, ravanelli... Ma anche nasturzi, calendula e zinnie (grazie ai semi di Eugea, società nata in seno all'Università di Bologna, per far crescere fiori che dovrebbero attirare insetti utili all'ecosistema urbano). Abbiamo un piccolo balcone e più di tanto non si può fare, ma Gabo è capace di sedersi per un'ora in adorazione davanti alle sue creature!

Ma ieri è successo un fattaccio. Là dove c'erano i germogli di basilico, sono rimasti - da un giorno all'altro! - solo dei miseri bacchetti striminziti.
Tra i quali strisciavano impuniti tre lombrichi verdi.

Io delusa. Gabo raggiante: "Mamma, abbiamo un allevamento di bruchi mai sazi!".
E non riuscivo a staccarlo dal balcone...
Poi, la domandona: "Mamma, ma come hanno fatto a nascere dei bruchi nel nostro vaso?".

Umpf. ODIO non saper rispondere alle sue domande...

2 commenti:

  1. Potresti rispondergli - e probabilmente è proprio così - che i bruchi erano già nella terra, piccoli piccoli, e poi sono cresciuti e si sono "pappati" i suoi germogli di basilico... Che dici?

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    1. Infatti è la spiegazione che ci siamo dati...
      L'altra, più poetica, era che i nostri vasi abbiano attirato farfalle che poi hanno seminato uova... Ma lui - giustamente - ha obiettato: se sono farfalle dovremmo vedere presto i bozzoli!
      Invece i lombrichi, finito il basilico, sono passati a miglior vita. E ne abbiamo pure seguito l'agonia per un paio di giorni... Chiamiamola osservazione scientifica, va'!

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